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INCONTRO SPECIALE AL CENTRO SPORTIVO DI ARIIS


Ecco qui il racconto di Carolo Piraneo, guida del nostro Stefano Miolo durante l'incontro con i ragazzi del nostro centro estivo di Ariis


Lunedì 30 giugno, io e Stefano, siamo stati invitati a partecipare ad un momento di condivisione, formazione e sport, da vivere con i ragazzi del centro estivo, organizzato da ASD Atletica 2000, presso l'area festeggiamenti di Ariis (UD).

Alle 8, puntuale, in tenuta da running, ero a casa di Stefano, che vive a qualche chilometro da Ariis.

Recuperata un pó di acqua, siamo partiti, ovviamente di corsa, per raggiungere i ragazzi che ci stavano attendendo.

Se da un lato è vero che a Stefano faccio da "runner guida", essendo lui non vedente, dall'altra è assolutamente incredibile come lui mi abbia "fatto strada", facendomi percorrere stradine bianche a me sconosciute, che ci hanno condotto, lontano da traffico e rischi, da casa sua sino ad Ariis.

Arrivati al parco festeggiamenti, Francesca, Cinzia e Massimiliano, i tre istruttori del centro estivo, hanno radunato i ragazzi sul piazzale in cemento, all'ombra e lì, dopo una breve presentazione, Stefano ha raccontato le sua storia, di uomo e di atleta non vedente.

Già, non vedente, ma da soli 6 anni ed a causa di una malattia che, inaspettata, improvvisa ed inesorabile, ha fatto irruzione nella sua vita.

La semplice concretezza con cui Stefano ha spiegato cosa gli è accaduto, ma soprtutto le sua irraggiungibile grinta, con cui ha trasformato un limite in una risorsa, diventando un atleta di punta nel mondo del ciclismo (campione italiano tandem mtb con la guida Agostino Moro), hanno catalizzato l'attenzione dei ragazzi.

Dopo le prime titubanze, i giovani partecipanti, hanno tempestato Stefano di domande, tutte delicate e pertinenti, segno questo che i ragazzi, oggi spesso additati come distaccati e non empatici, se stimolati nel modo giusto, sanno esprimere le energie e le competenze tipiche della loro età.

Dopo una breve pausa caffè, i tre istruttori, assieme a me ed a Stefano, hanno proposto un gioco/esperienza, utile a comprendere, in prima persona, le tipiche difficoltà di un runner non vedente, di un runner guida, e di come tali difficoltà possano essere appianate dall'intesa tra i due.


Forniti di mascherine oscuranti e di funicelle, dopo essere stati divisi in coppie, i ragazzi hanno sperimentato, in una breve corsetta sul campo di calcio, le tipicità del correre senza vedere e del correre guidando un non vedente.

Posso dire, senza timore di smentita, che tutti i partecipanti all'attività proposta, l'hanno svolta seriamente, seppur con la bella leggerezza tipica dell'età giovanile.

Alla fine alcuni di loro hanno espresso le sensazioni provate, dimostrando attenzioni e riflessioni di cui, sovente, noi adulti non siamo capaci.

Quindi, dopo i saluti, io e Stefano, sotto un sole cocente, siamo ripartiti di corsa verso casa sua, facendo un percorso diverso da quello dell'andata...io a fargli evitare i pochi ostacoli, lui guidandomi su strade per me nuove, con la precisione di un GPS.

Devo dire che per noi è stata una gran bella esperienza, ma soprattutto devo complimentarmi con ASD Atletica 2000, ed in particolare con Francesca, Cinzia e Massimiliano, per la sensibilità dimostrata verso temi educativi d'importanza primaria, come quelli riguardanti le disabilità e l'integrazione, anche attraverso il fantastico strumento dello sport.


Vuoi sentire l'intervista della Rai FVG in FRIULANO sul centro estivo più friulano al mondo? Clicca qui!


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